Amministratrice dei beni di famiglia (sec. XV)

Perugia, Archivio storico del Monastero di San Pietro, cass. XIV, nn. 32 e 33
Incipit del primo libriccino di conti di Branca degli Arcipreti (1541)
Mandrelli Abbigliamento
via dei Priori, 12
Bianca, figlia di Agamennone di Cesare degli Arcipreti della Penna e della seconda moglie Costanza di Sforza degli Oddi, lascia la sua testimonianza in due libri in cui vengono registrate annotazioni relative alla gestione del suo patrimonio. Il primo libro, di circa 12 carte, presenta al suo interno due differenti tipologie di registrazioni ossia quelle relative alla vendita e all’acquisto dei beni di Bianca e quelle riguardanti la disputa tra Francesco di ser Contolo e il monastero di Santa Caterina per il possesso dei beni della Columella (Colombella). Il secondo libro invece registra, in 48 carte, per il periodo 1541-1564, contratti di locazione e di acquisto di terreni, poderi, case ma anche un prestito erogato dalla stessa Bianca al fratello Carlo. Anche se non si tratta di autografi, i due testi testimoniano le doti amministrative e la forte autonomia di Bianca nella gestione dei beni della famiglia, soprattutto in seguito alla caduta in disgrazia di Carlo causata dal suo coinvolgimento nei fatti della guerra del Sale del 1540 (fu eletto nel Consiglio dei Venticinque): non è un caso che l’inizio delle registrazioni del secondo libro sia proprio il 1541. Bianca morirà nel 1564 e lascerà, come si evince dal suo testamento redatto nel medesimo anno, buona parte dei beni all’abazia di S. Pietro, erede universale e luogo di sepoltura.
Simone Piselli